Studio pilota per valutare la sicurezza e la tollerabilità della combinazione di indolo-3-carbinolo e trabectidina in pazienti affette da carcinoma mammario refrattario ER positivo

La trabectidina (T) possiede una potente attività antitumorale. Attualmente, in Europa, T è indicata nel trattamento del carcinoma ovarico metastatico e del sarcoma ed è in fase 2-3 di sperimentazione in una varietà di tumori solidi, tra cui il cancro della prostata, il cancro della mammella, il cancro del pancreas ed il mesotelioma. È stato dimostrato in clinica che T presenta un buon profilo di sicurezza.

L’Indolo-3-carbinolo (I3C) è un microcostituente delle crucifere come broccoli e cavolini di Bruxelles. Ampi ed importanti dati preclinici indicano che I3C è in grado di controllare la tossicità epatica indotta da T nel ratto. In questo studio si testerà l’ipotesi che I3C sia in grado di proteggere il fegato dai danni indotti da T.

L’obiettivo primario dello studio è quindi quello di determinare la sicurezza e la tollerabilità di I3C quando somministrato per via orale a pazienti che ricevono T per un carcinoma mammario metastatico refrattario ER-positivo, concentrandosi sulla potenziale modulazione dell’epatotossicità indotta da T.
Lo studio è rivolto ai pazienti con carcinoma mammario avanzato o metastatico ER positivo che sono refrattarie alla terapia standard o che non sono eleggibili a ricevere una terapia standard.

Lo studio è supportato dal contributo di fondi erogato dalla Fondazione Onlus Bruno Boerci di Pavia.

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